Consigliato da KVets

Knit Knit Knit #1 – Lo Scaldacollo

Sara Menetti, illustratrice e fumettista, collabora dal 2013 con Mammaiuto, un collettivo di creativi dediti a pubblicare gratuitamente online le loro fatiche. Il 14 luglio 2020 l’autrice ha pubblicato il fumetto che presentiamo qui: Knit Knit Knit #1.

Non occorre spiegare quale sia l’argomento in questione…! Sara Menetti, infatti, ha un’altra grande passione, che condivide abitualmente sul suo canale Instagram: il lavoro a maglia. In questo gustoso numero 1, Sara ci parla di sciarpe, ma soprattutto di scaldacolli e di come questo tipo di progetti possa fare al caso di chi muove i primi passi nel mondo della maglia. Sara stravolge la classica griglia fumettistica, fatta di vignette e nuvolette, per condividere con il pubblico quella che sembra quasi una ricetta, volta a creare un capo d’abbigliamento. Non sempre tutto fila liscio ( “So che suona spietato, ma in alcuni casi, per rimediare, dovrete essere pronti a disfare parte del lavoro… e rifarlo!” ci dice in una delle ultime tavole) ma alla fine, dopo la fatica, si può sempre sfoggiare il proprio capo con fierezza! Buona lettura!

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Elizabeth Zimmermann · Video Tutorial

I video tutorial di KnitViktimETS: Schoolhouse Press

In questo video tutorial navighiamo assieme all’interno del sito della Schoolhouse Press e scopriamo come registrarsi sul sito, fare acquisti e come consultare il catalogo online dei vostri acquisti.

Ti è piaciuto il video? Lasciaci un commento qui o sul nostro canale YouTube. Puoi anche suggerirci qualche idea su nuovi tutorial che ti piacerebbe vedere.

Elizabeth Zimmermann · Workshop

EZ MiniTomten

Si sta volgendo al termine il nostro workshop online sul Tomten. Durante il ws abbiamo lavorato a maglia un Tomten piccolo seguendo le istruzioni di base per questo capo che risale al 1940. Il Tomten è probabilmente il capo più iconico disegnato da Elizabeth Zimmermann, anche se il suo meraviglioso BSJ (creato per il suo primo nipote, Cully) è più conosciuto. Abbiamo cominciato il progetto con un avvio di 40 maglie (un multiplo di 8) e, seguendo la modularità del capo e le istruzioni di EZ, ognuna di noi ha fatto il suo mini Tomten – di cui posto le foto.

Sono molto contenta con i risultati ottentuti dalle 30 e più partecipanti. Di solito io apro una chat per accompagnare i miei workshop. In questa chat dedicata, abbiamo parlato del Tomten mano mano che l’abbiamo lavorato. C’è stata una partecipazione attiva e il feedback è stato positivo. Sicuramente KnitViktim ETS ripeterà quest’esperienza con altri capi iconici di Elizabeth Zimmermann. Ringrazio di cuore chi ha partecipato, senza di loro tutto ciò non sarebbe stato possibile!

Una nota aggiuntiva, per chi ha voglia di continuare a leggere:

Questo workshop ha coinciso perfettamente con la mia rilettura della tesi di PhD di Maureen Marsh, Knitting rebellion: Elizabeth Zimmermann, identity, and craftsmanship in post war America.

Parlando del Tomten, la Marsh ci dice che durante gli anni che Elizabeth ha vissuto sulla costa orientale degli Stati Uniti, prima a New York City in mezzo ad altre famiglie di immigranti e poi a New Hope, Pennsylvania, circondata da artisti e artgiani, ella ha consolidato le sue capacità naturali e le sue idée creative. La sua formazione inglese l’ha spronato a vestire i figli di lana ed era durante questi anni da madre con figli piccoli che Elizabeth ha creato alcuni dei suoi disegni evergreen, incluso il Tomten.

Elizabeth stessa, nelle sue digressioni raccolte in Knitting Around (p. 161), ci dice:

“Da brava mamma inglese, sapevo dal momento che Tom è venuto alla luce, egli doveva essere ben fornito di capi lavorato a mano in lana, e così ho cominciato con alcune piccole giacche e alcuni maglioncini, eventualmente arrivando ad un paio di “longies” (calzamaglia) che in quegli anni non erano affatto comuni negli Stati Uniti. Anche il Tomten Jacket di Thomas era prima del suo tempo negli Stati Uniti, reminiscente di qualcosa che avevo visto in Scandinavia.”

Ndt: questa è una mia libera traduzione da cui non attingere.

Il modello per il Tomten è stato pubblicato per la prima volta nel 1955 in una rivista statunitense per donne, Woman’s Day, con il nome Tyrolean Jacket. La stessa rivista ha ripubblicato il modello con il nome Tomten ancora una volta nel 1963.

Elizabeth ha pubblicato il modello per il Tomten nel 1961 in uno dei suoi newsletter semestrali. Le istruzioni includono modifiche per un ampio cappuccio, tasche, bordi per i polsi, la parte superiore delle maniche e un collo con angoli retti, nonché un alternativo collo stile cardigan.
EZ non offriva solo un modello per una maglia ai suoi lettori, ma una modello che poteva essere personalizzato in mille modi: quattro variazioni di taglia, tre opzioni per il cappuccio e il collo, con o senza tasche, con chiusura a lampo o bottoni, con o senza cintura, e così via.
Elizabeth conclude dicendo che modificando il numero di maglie avviate in multiple di otto, la tensione di lavoro e il tipo di lana, la knitter può fare il Tomten in qualsiasi taglia e usando qualsiasi filato.

Insomma, il Tomten illustra per antonomasia la filosfia di Elizabeth Zimmermann: l’autonomia della knitter nel design del capo o, più semplicemente, “knitter’s choice”.

Ecco una carrellata dei MiniTomten delle corsiste