Elizabeth Zimmermann

Una bibliografia essenziale dei lavori di Elizabeth Zimmermann

Il primo libro scritto da Elizabeth Zimmermann, Knitting without Tears, uscì nel 1971. Questa pubblicazione ha letteralmente rivoluzionato il modo in cui le donne statunitensi intendono la maglia. La reazione al libro negli Stati Uniti fu incredibile.

Elizabeth Zimmermann ricevette tantissime lettere in cui le sue lettrici la ringraziavano per “aver liberato” la figura della “knitter” dagli schemi pedanti e macchinosi tipici dei modelli knit che a quel tempo erano disponibili in riviste e pubblicazioni dei produttori di filati. Questo libro contiene ventiquattro modelli, inclusi quelli più iconici come il Tomten, il maglione Fair Isle con lo sprone tondo e altri. EZ avrebbe voluto intitolare questo libro The Opinionated Knitter, ma la casa editrice non fu d’accordo. Le prime 54 pagine sono dedicate ai suoi consigli da “opinionated knitter” sul filato, i ferri, le tecniche da utilizzare, gauge/tensione di lavoro, ecc. e vanno a costituire un vero vademecum per la “knitter Zimmermaniana”. I modelli sono spiegati per una sola taglia, ma contengono suggerimenti su come crearne di altre in base al gauge e alle percentuali. In questo libro, infatti, si possono scorgere le origini di quello che diventerà l’EPS (Elizabeth’s Percentage System), ovvero un sistema per creare capi adattati su misura. Siccome lo stile di scrittura è discorsivo, per apprezzare pienamente il libro è necessaria una buona comprensione dell’inglese scritto.

Il secondo libro scritto dalla Zimmermann è The Knitter’s Almanac, pubblicato nel 1974. Si tratta di un almanacco, nel vero senso della parola. Il libro presenta 12 capitoli in cui vengono presentanti 12 progetti, uno per ogni mese dell’anno (per alcuni mesi, il progetto è presentato in diverse versioni).

Sicuramente non è un libro per chi ha soltanto una conoscenza scolastica dell’inglese. In queste pagine, Elizabeth ci racconta i suoi progetti in uno stile narrativo molto divertente. Luglio è uno dei miei mesi preferiti del libro: parla di viaggi, di maglia, di campeggi lungo il Mississippi. E alla fine di ogni capitolo troviamo le “pithy directions” (istruzioni concise) per il capo presentato da Elizabeth. Più che modelli, sono ricette di facile comprensione per una “knitter” con un po’ di esperienza con i capi di Elizabeth Zimmermann.

Il terzo libro di Elizabeth Zimmermann è Knitting Workshop, uscito nel 1981, poi revisionato da Meg Swansen e suo figlio Cully e pubblicato in una nuova edizione nel 2013. La prima edizione costa molto di meno, ma la seconda edizione ha moltissime note che “aggiornano” i modelli.

Elizabeth Zimmermann scrisse Knitting Workshop come libro di accompagnamento ad un’omonima serie televisiva (la sua seconda) in cui presentava i suoi capi. È un vero e proprio manuale per “knitter”: parte dai primi passi fondamentali per arrivare fino alle Master Class. È di facile comprensione e contiene il cuore della filosofia Zimmermaniana.

Il quarto libro di EZ è Knitting Around, or, Knitting without a License, pubblicato nel 1989: è il mio preferito. Questo libro, similmente a The Knitter’s Almanac è scritto come se fosse un diario personale in cui Elizabeth si racconta attraverso le sue “digressions”: esso finisce per costituire una sorta di diario di memorie per i suoi figli e nipoti.

Queste digressioni si alternano a diversi modelli, alcuni “storici” e altri rivisitati o inediti. Il libro contiene moltissimi dei suoi modelli più conosciuti, incluso il famoso maglioncino Fair Isle con sprone tondo, lavorato bottom-up senza cucitura, che ha segnato un punto di svolta nella carriera della Zimmermann. Ad esclusione dei modelli, anche per questo libro è richiesto un buon livello di comprensione dell’inglese scritto. Secondo me è un must per qualsiasi “knitter” che intende seguire le orme di EZ. È importante notare che molti dei modelli di EZ sono piuttosto intuitivi e una volta che si capisce la costruzione del capo, diventa semplice seguire le istruzioni anche per chi non ha un’ottima conoscenza dell’inglese. Knitting Around è l’ultimo libro che Elizabeth ha pubblicato prima della sua morte, nel 1999. Tuttavia ci sono altri tre libri che vanno inclusi nella sua bibliografia: uno scritto da Meg Swansen e due scritti da Cully Swansen. Tutti e tre sono incentrati su EZ e sui suoi modelli più iconici. Dopo la morte di Elizabeth Zimmermann, la sua famiglia ricevette tantissime lettere in cui le “knitter” che conoscevano Elizabeth personalmente o solo attraverso le sue newsletter e i suoi libri, oltre a dare le condoglianze alla famiglia, raccontavano di come la loro beniamina aveva cambiato le loro vite, e cambiato il modo in cui lavoravano a maglia. Infatti, EZ era solita stabilire un contatto stretto con loro: aveva l’abitudine di rispondere personalmente alle domande e alle lettere dalle sue “knitter”. E dopo la sua morte, una di queste, Joan Debolt, trovò una lettera ricevuta da EZ in cui si leggeva:

Nessun terzo libro è previsto all’orizzonte. Ma se un giorno i miei eredi e legatari vorranno raccogliere una selezione tra i numeri di Wool Gathering ai fini di una pubblicazione, avranno la mia benedizione. Il nuovo numero per il mese prossimo tratta i maglioni Fair Isle. Che divertimento. Good Knitting (buon lavoro a maglia). Elizabeth

La raccolta auspicata da EZ in questa lettera venne pubblicata nel 2005 con il titolo The Opinionated Knitter. Elizabeth Zimmermann era affezionata a questa dicitura poiché era l’appellativo con cui si definiva.

Come accennato sopra, questo è il titolo che EZ avrebbe voluto dare al suo primo libro, ma la casa editrice Scribner’s rifiutò il titolo e scelse Knitting without Tears. Nell’introduzione al libro in questione, Meg spiega di aver colto quest’opportunità per accontentare il desiderio di sua madre. In questo libro, Meg Swansen ripropone e commenta le newsletter originali di Elizabeth (alcune presentano degli aggiornamenti). Le newsletter sono scritte nello stile narrativo caro a Elizabeth e quindi richiedono un buon livello di comprensione dell’inglese scritto. Invece, le note e gli aggiornamenti di Meg sono di facile fruizione anche per chi ha un livello medio/buono di inglese.

Nel 2011, Cully Swansen, figlio di Meg e nipote di Elizabeth, pubblica Knit One Knit All. Se The Opinionated Knitter è l’espressione di un desiderio dei suoi eredi, Knit One Knit All rappresenta invece il libro sul punto legaccio che la Zimmermann avrebbe sempre voluto scrivere: purtroppo non riuscì mai a farlo poiché non trovava una casa editrice disposta a pubblicarlo.

Il punto legaccio era il preferito di Elizabeth Zimmermann. Lo definiva “elegante” e notava che le sue “righe ondulate” disposte in orizzontale o in verticale potevano dare origine a modelli insoliti. Nei suoi scritti, EZ fa spesso riferimento al punto legaccio. Ne citeremo una sola, che può valere anche per tutte le altre:

Un giorno penso che scriverò un libro intero sul punto legaccio; è così facile e versatile, e dà molta soddisfazione quando usato per progettare un modello. Se gestito correttamente, il numero di maglie in un pollice risulta essere esattamente lo stesso numero di creste in un pollice, o due volte il numero di ferri

Spun Out #32

Molti dei modelli nel libro sono stati ripresi dai vecchi numeri di Wool Gathering e sono stati rivisitati per l’occasione, mentre altri sono inediti e sviluppati da Cully in basi a idee e appunti trovati nell’archivio di EZ. La stesura dei modelli in questo libro è più simile a quella che troviamo nelle moderne riviste di maglia. Sviluppati in più taglie, questi modelli facilitano le cose per chi porta le taglie più comuni. Elizabeth avrebbe detto che questo libro è stato scritto per i cosiddetti “blind followers”! Secondo me, dal punto di vista della lingua,  è accessibile a chi ha una conoscenza media/buona dell’inglese.

L’ultimo libro che vorrei citare è The Complete Surprise, ideato e pubblicato da Cully Swansen nel 2016. Partendo dal modello più iconico di sua nonna, The Baby Surprise Jacket, Cully scrive una “guida Surprise” completa all’ABCSJ (Adult, baby, child surprise jacket) per tutti, dal principiante al esperto. Oltre alle classiche giacche, Cully include nella raccolta anche la sua versione personale “stranded” (lavorati a due colori), una sciarpa che è lavorata usando tutte le tecniche necessarie per fare un BSJ, e anche tre nuovi modelli surprise: il Surprise Dress, il Surprise Bolero, e il Surprise Snuggle Suit, senza dimenticare i classici Surprise Booties e il Surprise Bonnet di EZ.

Per quanto riguarda la lingua, il libro  è accessibile a chi ha una conoscenza media/buona dell’inglese.Anche per questo libro, molti dei modelli di EZ sono piuttosto intuitivi e una volta che si capisce la costruzione del capo, diventa semplice seguire le istruzioni anche per chi non ha un’ottima conoscenza dell’inglese.

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