Maglia Tradizionale

Bohus Stickning

Parliamo spesso dei tecniche di maglia tradizionali, sviluppati nel corso di molti anni e passati da generazione in generazione. Alcuni esempi sono i maglioni Fair Isle delle isole Shetland, i Gansey dei pescatori inglesi, i maglioni Aran delle isole Aran a largo della costa ovest dell’Irlanda, i maglioni Salish o Cowichan della provincia canadese della Colombia Britannica, e tanti altri.

Invece oggi voglio parlarvi di un’altra tecnica di maglia che non si è sviluppato nel corso dei secoli e passato da generazione in generazione secondo tradizioni centenari. Questa tecnica di maglia è stato pensato e sviluppato nel giro di pochi anni per motivi puramente economici. Negli anni quaranta, cinquanta e sessanta del secolo scorso i capi lavorati secondo le canone di questo tipo di lavorazione sono stati disegnati da alcune delle stilisti e artisti svedese più importanti e erano alla portata di pochi: il Bohus Stickning

Il periodo della maglia Bohus nella Svezia del XX secolo è stato glorioso ma – purtroppo – brevissimo.
Negli anni venti e trenta del secolo scorso il lavoro scarseggiava per gli scalpellini del Bohuslän; inoltre il tasso di disoccupazione era molto alto con una ricaduta negativa sui redditi delle famiglie. Nel 1937 le mogli degli scalpellini disoccupati del Bohuslän contattarono la Signora Emma Jacobsson – talentuosa consorte dell’allora governatore del Bohuslän – chiedendole se potesse intervenire in qualche modo per aiutare le loro famiglie. La Signora Jacobsson si rese subito disponibile: pensò che l’idea giusta fosse quella di individuare un lavoro artigianale che non richiedesse attrezzature specifiche e che fosse attuabile dalla maggior parte delle donne della provincia senza una particolare formazione tecnica. Si decise quindi di creare capi lavorati a mano con l’utilizzo dei ferri. La Bohus Stickning venne ufficialmente fondata il 12 settembre 1939 da Emma Jacobsson, che ne rimase leader, nonché forza trainante, per i trent’anni di vita della cooperativa. La Bohus Stickning distribuiva ai membri lana e modelli per fare muffole, calzini, cappelli e – in seguito – anche maglie, che le donne vendevano grazie ai loro contatti nella comunità.
Siccome nel Bohuslän non esisteva una tradizione locale relativa alla lavorazione a maglia, la cooperativa decise di arruolare artisti locali per produrre nuovi design. Durante gli anni ‘40 si distinse lo stile chiamato “Bohus Stickning”, caratterizzato da motivi multi-colore lavorati con filati leggeri in pura lana o costituiti da una miscela di angora e lana, realizzati con una combinazione distinta di maglie al dritto e a rovescio.
Oltre alla Jacobsson (vera e propria artista, laureata in Storia dell’Arte) la rosa dei designer del Bohus Stickning contava Vera Bjurström, Anna-Lisa Mannheimer Lunn, Annika Malströ-Bladini, Kertin Olson e Karin Ivarsson. Altri nomi di spicco erano Mona Reuterberg, Margareta Nordlund, Ulla Eson Bodin e Erna Gislev che partecipavano attivamente al lavoro artistico della cooperativa. Göta Trägårdh, nei panni di consulente di moda, aiutò a promuovere il profilo artistico della cooperativa. Il marchio “Bohus Stickning” è diventato sinonimo di alta moda svedese. Fra i clienti del “Bohus Stickning” c’erano anche nomi importanti: Helena Rubinstein, Juliette Gréco, Ingrid Bergman, Eartha Kitt, Grace Kelly, e Barbro Alving.
Durante la sua attività, la cooperativa Bohus Stickning è riuscita a dar vita ad una nuova arte, fortemente legata al territorio e alla sua comunità. Le maglie e gli accessori Bohus erano di una morbidezza unica e di una bellezza inimitabile. Meritatamente costosi e molto ricercati, ottennero una grande fama internazionale.

Il primo libro di maglia a citare il Bohus Stickning e’ stato l’ Odhams Encyclopedia of Knitting di James Norbury e Margaret Agutter pubblicato in Inghilterra tra il 1940 e il 1950. Oggi è fuori stampa. Sfortunatamente una disinformazione contenuta in questo libro ha ‘macchiato’ tutta la letteratura sul Bohus Stickning, fino al libro Poems of Color di Wendy Keele, pubblicato nel 1995.
Il Norbury aveva scritto:

“On the outskirts of Gotenburg is the Bohus country where peasant knitters have developed a type of color knitting peculiar to the small area they inhabit. In this type of knitting embossed effects are obtained by working some of the stitches in reverse stocking stitch on a stocking stitch background. Another element in Bohus designs is their clever use of slip stitches to build up multi-colour effects in the finished fabrics.”

(“Nei dintorni di Gotenburg, troviamo Bohus län dove le knitter campagnole hanno sviluppato un tipo di lavorazione a maglia a colori peculiare alla piccola zona dove vivono. Con questa metodo, per ottenere un effetto “goffrato”, alcune delle maglie sono lavorate a rovescio su un fondo di maglia rasata. Un altro elemento nei disegni Bohus è l’uso ingegnoso di maglie passate per creare degli effetti multi-colori nei tessuti finiti.”

In verità, si è poi scoperto con le ricerche della Keele, che la tecnica Bohus Stickning non usa affatto la tecnica della maglia passata. Inoltre, si era pensato che più di due colori non venivano mai usato in contemporanee. Invece, in alcuni modelli, fino a 15 colori vengono utilizzati nello stesso ferro/giro per creare gli effetti multi-colori.
Queste informazioni sono alla base dei commenti di Elizabeth Zimmermann su questo stile quasi sconosciuto di lavorazione a maglia, utilizzati per introdurre il Bohus Stickning ai knitter americani nel 1983. Non solo Elizabeth Zimmermann è stata tratta in inganno, anche Margaret Bruzelius, la quale ha riportato questo errore nel suo articolo del 1986 per Thread Magazine.
Ma poi alla fine degli anni ’80 Wendy Keele ha iniziato la sua ricerca sul Bohus Stickning. La figlia della Jacobssen ha concesso l’accesso diretto al materiale custodito sotto “chiave” secondo gli ultimi desideri della Jacobssen. Emma Jacobssen ha protetto gelosamente i modelli Bohus e ha stipulato che i modelli non potessero essere riprodotti fino a 50 anni dopo la sua morte, e quindi fino al 2027! Ingrid Mesterston (figlia di Emma) ha autorizzato la Keele a pubblicare alcuni dei modelli Bohus.. quindi grazie a lei, finalmente tutti i segreti del Bohus Stickning, sono stati rivelati!

Nota: Questo articolo è la proprietà intellettuale di Donna L. Mansi.
Le traduzioni dall’inglese hanno il solo scopo di rendere più comprensibile il testo. Non possono essere né citate né pubblicate.
Link https://en.wikipedia.org/wiki/Bohus_Stickning

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